Interventi di riqualificazione di aree residuali e verdi urbane con interventi di forestazione

Ultima modifica 7 febbraio 2024

Descrizione intervento: L’intervento ha per oggetto la realizzazione di imboschimenti e sistemazioni a verde arboreo e arbustivo ornamentale in complessive 18 aree residuali di proprietà comunale (Lotto 1) e la riqualificazione e messa a dimora di nuove piantumazioni in ulteriori 6 aree verdi comunali (Lotto 2).

Soggetto responsabile: Comune di San Giorgio Bigarello (MN).

Soggetti coinvolti: Partenariato “ACE3T – CLIMA. ACQUA, CALORE ED ENERGIA: 3 PILASTRI PER LA TRANSIZIONE CLIMATICA DEL MANTOVANO” con Comune di Mantova (capofila), Parco del Mincio, Porto Mantovano, Marmirolo, Unione dei Colli Mantovani, Curatone e Associazione Alkémica.

Risorse e soggetto finanziatore: Costo totale: 480.000 €, di cui 264.000 € finanziati da Regione Lombardia e 216.000,00 € di fondi propri.

Superficie complessiva interessata: L’estensione complessiva delle aree interessate dagli interventi di imboschimento e di potenziamento della foresta urbana è di 84.813,00 mq.

Numero alberature piantumate: 7.053 nuove alberature piantumate.

Lotto 1: n. 5.328 nuovi alberi e arbusti in n. 16 aree comunali (via Cavour, via Alessandro Volta, via Carlo Urbani, via Albert Einstein, via Papa Giovanni XXIII, via Divisione Acqui e via del Commercio a Mottella, Impianti sportivi e via Veneto a Stradella, Via Folengo a Tripoli, Via Fossamana a Villanova Maiardina). Le piante sono di tipo forestale (S1T2) e di provenienza certificata. Presso gli orti sociali è stato messo a dimora frutteto di cultivar antiche e un filare di vite maritata con acero campestre.

Lotto 2: n. 1.725 nuovi alberi e arbusti in n. 6 aree comunali (via Isonzo a Tripoli, via Salvo d’Acquisto - padre Kolbe, piazza dall’Acqua, via Rossa e piazza 8 marzo a Mottella, via A. Toscanini (parco Fabrizio De Andre’) a Tripoli e via Di Vittorio - via Fermi a Gazzo). Le piante sono di tipo ornamentale, specie autoctone a basso importo idrico e alloctone.

Tipologia forestale di riferimento:

a) Querco-ulmeto variante ad arbusti del mantello

Gli impianti boschivi sono realizzati a sesto definitivo (sesto di impianto di 3x2 m). Nello specifico contesto di riferimento, prettamente urbano, si è infatti privilegiata una soluzione che non prevedesse tagli intercalari così da evitare l’allestimento di cantieri forestali – complessi e fonte di disturbo per la popolazione – e l’impatto emotivo derivante dal taglio (sia pure giustificato ai fini colturali) di alcuni alberi affermati.
Sono poste a dimora:
- 10 specie arboree autoctone tra cui farnia, frassino meridionale, bagolaro, tiglio, carpino bianco, acero campestre, melo selvatico e perastro, ecc.;
- 11 specie arbustive autoctone tra cui ligustro, evonimo, spinocervino, prugnolo, sanguinello, biancospino, rosa canina, nocciolo, ecc..

b) Frutteto di cultivar antiche

Il filare di vite maritata (uva “regina” e uva “Italia”) ha una lunghezza di circa 30 m; alle piante di vite sono intercalati quattro esemplari di acero campestre.
Il frutteto è costituito da tre file di 8 piante ciascuna, con sesto di impianto di 4x4 m. Le specie e le cultivar utilizzate sono le seguenti:
- melo: mela campanina, mela durello, mela rosa mantovana e mela cotogna;
- pero: pera ruggine e pera di San Giovanni;
- fico brianzolo;
- pesca padana;
- ciliegio: ciliegia di Vignola morena e ciliegia cornea;
- melograno da frutto.

c) Aree verdi attrezzate a carattere prevalente ornamentale

Scelta di specie autoctone o alloctone naturalizzate a basso apporto idrico quali Ginkgo biloba, Gleditsia triacanthos “Sunburst”, Pyrus calleryana 'Chanticleer', Populus alba ecc.

Modalità di irrigazione: Impianto di irrigazione gocciolante centralizzato con stazione di controllo meteo con le seguenti caratteristiche:

  1. Gestione programma da remoto: programmazione flessibile che aiuta a personalizzare i cicli di irrigazione in base ai fabbisogni dell'area verde. Principali vantaggi: adattare la quantità d'acqua fornita al fabbisogno specifico di ciascuna pianta, adattare in modo più preciso la quantità d'acqua fornita al tasso di percolazione del terreno, irrigare direttamente la zona delle radici, riducendo l'irrigazione indesiderata e l'evaporazione.
  2. Installazione di flussimetro: monitorare il volume del flusso d'acqua passante per una linea d'irrigazione. Può essere utilizzato per monitorare il flusso in impianti di fertirrigazione, o per controllare eventuali perdite di carico da parte della pompa o dell'impianto irriguo.
  3. Presenza di stazione meteo: per irrigare sempre al momento giusto e senza sprecare acqua;
  4. Installazione pannello fotovoltaico: l’impianto può essere alimentato da pannello.

 Obiettivi:

– Riduzione del rischio idraulico;
– Aumento della capacità di drenaggio;
– Riduzione della temperatura locale;
– Miglioramento della qualità dell’aria;
– Miglioramento della vivibilità e della fruizione;
– Miglioramento della qualità urbana.

 Risultati attesi:

– Laminazione delle acque / Aumento della permeabilità;
– Rallentamento del deflusso superficiale;
– Creazione di aree ombreggiate;
– Miglioramento del valore ecologico;
– Incremento della biodiversità e creazione di nuovi habitat;
– Assorbimento e/o ritenzione di CO2;
– Riduzione dell’inquinamento atmosferico.